Progetto di restauro di un edificio storico con la canapa

Abbiamo da poco completato la ristrutturazione di un edificio storico utilizzando la canapa come materiale costruttivo.

Una parte del prospetto affacciato sul fiume Adige è stato demolito e ricostruito con una muratura in calce e canapa e struttura in legno. La canapa è una fibra vegetale largamente diffusa nei nostri territori fino a circa un secolo fa, e che oggi si sta riscoprendo per le ottime qualità edilizie. 

Mescolata con la calce la canapa si trasforma in un materiale estremamente resistente, isolante e traspirante, e può essere affiancato alle strutture storiche senza danneggiarle.

Riqualificazione di un edificio esistente con materiali naturali

Immagini di cantiere della stesura dell'intonaco di fondo in argilla.

Il motivo dell'utilizzo di questo materiale è la perfetta gestione dell'umidità all'interno degli ambienti.

L'argilla infatti ha una capacità termica areica (EN 13786) pari a 55 KJ/mqK contro una parete in cartongesso che ha un valore di "soli" 12 KJ/mqK.

Che significato hanno questi dati?

Più è alto il valore e migliore sarà la prestazione della finitura interna durante il periodo estivo.

Per questo motivo chi sceglie un intonaco in argilla, rispetto al "classico" gesso o malta cementizia avrà un maggior benessere senza utilizzare costosi impianti di condizionamento.

Per maggiori informazioni: arch.nicolapreti@gmail.it

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Domani a Trento #architetturaopensource

mappa mentale arcos Domani in occasione del corso "Progettare la scuola nell'era digitale" sarò a Trento ad esporre "Un progetto complesso per il grande attrattore" sul tema dei nuovi spazi del sapere.

Parlerò del nuovo ruolo che deve avere l'architetto che non è quello di concepire e costruire la forma, ma di osservare l'ambiente costruito tentando di comprendere il proprio ruolo in questo mondo che cambia in modo inesorabile.

Per il progetto ho pensato assieme al collega Giacomo Tomasini di realizzare un sistema di edifici che permettono di connettere un edificio a bassa energia incorporata (km ZERO) con un'alta produzione di dati (km INFINITI), immaginando un luogo della conoscenza aperta.

foto: mappa mentale dell'indice del libro Architettura open source di Carlo Ratti

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Manifesto di Renzo Piano:"Il rammendo delle periferie"

Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l'energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C'è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee.

Siamo un Paese che è capace di costruire i motori delle Ferrari, robot complicatissimi, che è in grado di lavorare sulla sospensione del plasma a centocinquanta milioni di gradi centigradi. Possiamo farcela perché l'invenzione è nel nostro Dna. Come dice Roberto Benigni, all'epoca di Dante abbiamo inventato la cassa, il credito e il debito: prestavamo soldi a re e papi, Edoardo I d'Inghilterra deve ancora renderceli adesso. Se c'è una cosa che posso fare come senatore a vita non è tanto discutere di leggi e decreti, c'è già chi è molto più preparato di me. Non è questo il mio contributo migliore, perché non sono un politico di professione ma un architetto, che è un mestiere politico. Non è un caso che il termine politica derivi da polis, da città. Norberto Bobbio sosteneva che bisogna essere «indipendenti» dalla politica, ma non «indifferenti» alla politica.

Se c'è qualcosa che posso fare, è mettere a disposizione l'esperienza, che mi deriva da cinquant'anni di mestiere, per suggerire delle idee e per far guizzare qualche scintilla nella testa dei giovani. Una scintilla di una certa urgenza, con una disoccupazione giovanile che sfiora una percentuale elevatissima.

Quindi con il mio stipendio da parlamentare ho assunto sei giovani, che ruoteranno ogni anno e che si occuperanno di come rendere migliori le nostre periferie. Perché le periferie? Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d'accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. Nel centro storico abita solo il 10 per cento della popolazione urbana, il resto sta in questi quartieri che sfumano verso la campagna. Qui si trova l'energia. I centri storici ce li hanno consegnati i nostri antenati, la nostra generazione ha fatto un po' di disastri, ma i giovani sono quelli che devono salvare le periferie. Spesso alla parola «periferia» si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città? Diventeranno o no urbane, nel senso anche di civili? Qualche idea io l'ho e i giovani ne avranno sicuramente più di me. Bisogna però che non si rassegnino alla mediocrità. Il nostro è un Paese di talenti straordinari, i giovani sono bravi e, se non lo sono, lo diventano per una semplice ragione: siamo tutti nani sulle spalle di un gigante. Il gigante è la nostra cultura umanistica, la nostra capacità di inventare, di cogliere i chiaroscuri, di affrontare i problemi in maniera laterale.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-06-18/il-rammendo-periferie-094517.shtml?uuid=ABBYPHSB

#RenzoPiano

Lampade di design low cost

Lampade low cost ma chic: quali sono i modelli di design che vale la pena non farsi scappare?

Tutte le volte che pensiamo di rendere più unica, bella e particolare la nostra casa, capita sempre di imbattersi in oggetti e complementi di arredo deliziosi ma spesso molto costosi.

Per fortuna, il mondo del design ha anche un suo lato low cost, ideale per chi non ha modo di spendere troppo ma vorrebbe comunque rendere le stanze della propria dimora accoglienti con un tocco particolare.

Volete illuminare la vostra casa con un complemento davvero unico ma senza spendere cifre astronomiche?Immagine

 

Probabilmente, quando si parla di oggetti a basso costo tutti pensano alle creazioni di Ikea ma non è solo nel grande store che troverete le risposte giuste. 

In un progetto di riqualificazione interna ho usato una lampada molto carina e assolutamente essenziale la E27 di Muuto.

Qui potete vedere le foto dei lavori ultimati:

http://www.archilovers.com/p120578/progetto-di-riqualificazione-interna-di-un-immobile-in-centro-storico-a-verona

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