Conclusa la ristrutturazione di un palazzo storico a San Zeno

Ristrutturazione della copertura di un palazzo storico a San Zeno


Ritornare all'inizio: la storia
Il 29 settembre abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione della copertura di circa 400 metri quadrati di un palazzo storico a San Zeno di Verona. Pochi giorni dopo veniva scoperchiata la struttura originale della copertura in travi di legno, pietra e mattoni. Con grande ammirazione abbiamo riscoperto la semplicità dei materiali e la leggerezza delle strutture storiche. Questo è il segreto della durata degli edifici storici che abbiamo cercato di riportare nel progetto di recupero.

I lavori sono terminati dopo quattro mesi, rispettando tempi e costi previsti, e soprattutto riportando alla luce la bellezza naturale di questi ambienti trasformati dal tempo. 

Leggerezza statica
Il progetto di ristrutturazione consisteva nella sistemazione delle travi in legno e delle tavelle in cotto originali rispettando gli equilibri statici consolidati nel tempo. Volutamente non abbiamo utilizzato cemento armato, ma solamente opere a secco con materiali leggeri, capaci di adattarsi alla leggerezza e all'elasticità delle strutture originarie, Per questo il profilo del tetto è rimasto curvo, dovuto all'inflessione naturale delle travi nel corso degli anni. 

Materiali antichi e innovativi
Per garantire migliori prestazioni termiche, la copertura è stata interamente isolata in fibra di legno naturale di spessore 16 cm, raggiungendo le prestazioni previste per le detrazioni fiscali del 65% per interventi di riqualificazione energetica.

Sulla facciata rivolta verso il fiume Adige abbiamo ricostruito una muratura con canapa e calce: un materiale antichissimo utilizzato in maniera innovativa. Rispetto a una muratura comune in laterizio, il muro in canapa, ha un'alta traspirabilità, ottima resistenza termica e leggerezza strutturale e migliora il comfort interno. 

Per vedere le foto del progetto di ristrutturazione clicca qui

Piano Casa Veneto

nicola_preti_architetto_via_marsala_verona Piano Casa Veneto, proroga al 2017 e bonus dell'80%

Sul Bollettino ufficiale Regione Veneto è stata pubblicata la Delibera 434/2015 contenente l'aggiornamento del Piano Casa, prorogato a tutto il 2017.

Il nuovo Piano casa del Veneto consente: -ampliamento del 20% del volume o della superficie gli edifici esistenti -bonus di 150 m³ per le prime case singole -ulteriore premio volumetrico del 10% della volumetria nel caso di rimozione dei tetti in amianto -premi volumetrici dell'80% con tecniche di edilizia sostenibile e fonti di energia rinnovabile Da notare, quindi, che nel caso in cui vengano utilizzate tecniche di edilizia sostenibile e l'utilizzo di fonti ad energia rinnovabile la percentuale di ampliamento consentito sale fino all'80%.

Clicca qui per scaricare la Delibera 434/2015, Piano Casa Veneto

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I CRITERI PER LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

2015-04-12 16.49.44 I criteri per la progettazione di un capannone industriale

I criteri per la progettazione di un capannone industriale seguono da un lato i parametri definiti dagli strumenti urbanistici, dall'altro quelli di sicurezza, qualità architettonica e sostenibilità.

Parametri quantitativi – I parametri quantitativi dei capannoni e gli edifici industriali, come altezza, distanze, superfici, volumi ecc, vengono dettati dai piani regolatori o dai regolamenti edilizi comunali.

Sicurezza, salute, accessibilità – Una serie di disposizioni in merito alla sicurezza, all’accessibilità, all’inquinamento, alla prevenzione incendi e alle norme igieniche edili devono essere altresì rispettate.

Qualità architettonica e sostenibilità – La qualità architettonica degli edifici industriali, come ha insegnato Olivetti, è una caratteristica fondamentale. L’imprenditore originario di Ivrea ha progettato luoghi di lavoro ben integrati con il territorio, confortevoli e vivibili per i lavoratori, esemplari anche oggi.

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Nella progettazione sostenibile dei capannoni è sempre bene tenere in considerazione l’illuminamento e la qualità della luce, la temperatura e qualità dell’aria, il controllo della ventilazione naturale, la piacevolezza degli ambienti ed i livelli acustici, nonché l’importanza del progetto delle aree verdi, che oltre a favorire la produttività dei dipendenti, migliorano la qualità dell’aria e riducono le isole di calore.

Tra i sistemi tecnologici per ridurre le dispersioni energetiche del capannone abbiamo usato dei pannelli in cemento armato isolati all'interno e dei pannelli isolanti modulari in acciaio.

I motivi sono stati semplici: rendere il lavoro all’interno dei capannoni più confortevole e abbattere i ponti termici, riducendo le dispersioni termiche.

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Progettazione costruita intorno all'utente

" una generale sensazione che l'architettura, in particolare quella residenziale, si [fosse] rivelata inadeguata e incapace di rispondere alle esigenze e ai desideri dei suoi utilizzatori [..] la progettazione residenziale è nelle mani sbagliate, cioè nella mani di un "professionista" esterno anzichè in quelle del residente" (Nicholas Negroponte, Soft Architecture Machines, 1967)

Ti è capitato di dover ristrutturare la tua casa, concordare un progetto ed il relativo costo con l’architetto, ma una volta iniziati i lavori hai visto i costi lievitare sempre di più a causa di “imprevisti” o modifiche dell’ultimo minuto? Oppure ti sei trovato a dover costruire la tua casa, di avere tantissime idee per la testa, non sapere da quale cominciare, vorresti realizzarle tutte, ma non hai idea di quanto possa costare e ti spaventa affrontare l’argomento?

Una soluzione semplice ed efficace la puoi trovare incaricando un progettista che utilizza il B.I.M. che è una metodologia che consente a tutti i soggetti interessati (progettisti, costruttori e proprietari) di avere accesso alle stesse informazioni nello stesso tempo e serve come risorsa di conoscenza condivisa fornendo una base affidabile per le decisioni durante il ciclo di vita dell’edificio dall’ideazione fino allo smaltimento.

In questo periodo stiamo progettando la ristrutturazione di una casa unifamiliare e abbiamo iniziato a utilizzare questo metodo di lavoro, assegnando ai componenti edilizi del modello tridimensionale, dei dati che ci consentono di quantificare il progetto in tempo reale dal punto di vista economico ed energetico (materiale, costo, fase di lavorazione, parametri energetici, Lca etc.). Ad esempio possiamo assegnare un costo unitario allo strato di isolamento termico in polistirene e se lo vogliamo cambiare con un altro materiale più sostenibile, basta cambiare lo strato costruttivo e le informazioni ad esso associate saranno aggiornate.

Perchè abbiamo voluto iniziare ad utilizzare il BIM?

Perchè possiamo avere sotto controllo il progetto offrendo un estrema precisione nella stesura del computo metrico estimativo perchè le quantità sono esattamente quelle disegnate nel modello tridimensionale.

Dunque che cos’è il B.I.M. e a cosa serve?

“E’ una metodologia per gestire la progettazione degli edifici e i dati di progetto in formato digitale durante tutto il ciclo di vita dell’edificio.” (Penttilä, 2006)

Ricapitolando quali sono i benefici per i clienti:

- Controllo dei costi: con il BIM si possono valutare diverse alternative confrontando diversi parametri quali funzionalità, ambiti e costi; ad esempio può essere utile per le decisioni sugli investimenti. Collegando i prezzi alle quantità può essere ottenuta la valutazione dei costi permettendo lo studio dell’evoluzione durante l’intero processo.

- Pianificazione della manutenzione degli edifici: simulando le prestazioni del ciclo di vita dell’edificio dal punto di vista strutturale, energetico, acustico e illuminotecnico.

- Progettare una casa “su misura” ed efficiente: aumenta il piacere di avere una casa personalizzata perchè il controllo del progetto permette di scoprire e risolvere problemi in fase di progettazione, anzichè durante la costruzione.

Perchè potrebbe aiutare nel settore edile?

Negli ultimi decenni il settore delle costruzioni è stato protagonista di una rivoluzione digitale che ha coinvolto l’intero processo edilizio. Non si è trattato soltanto di un’innovazione tecnologica legata alla produzione e alla visualizzazione del progetto attraverso il passaggio dal 2D al 3D, ma anche di un cambio di metodologia operativa. Da una parte si è arrivati a considerare l’edificio non più come qualcosa di statico, ma piuttosto come il principale protagonista di un processo da seguire lungo tutta la sua evoluzione. Dall’altra lo sviluppo crescente di sistemi BIM ha reso possibile l’integrazione nell’attività di progettazione, costruzione e gestione di informazioni di diversa natura. I dati si basano infatti sulla generazione di un modello 3D dell’edificio attraverso il quale vengono gestite tutte le informazioni che lo riguardano durante l’intero ciclo di vita considerando il flusso di materiale e i tempi di esecuzione delle lavorazioni con la valutazione economica. Tutto questo al fine di aumentare la produttività e l’efficienza, di ridurre i costi nelle fasi di progettazione e costruzione al fine di agevolare la gestione, la manutenzione e il monitoraggio dopo la costruzione.

Applicazioni

Al recente Autodesk University 2014 è emersa la spinta verso un ripensamento sostanziale del lavoro del progettista, chiamato a ridefinire il proprio modo di percepire la professione: più creativa e soprattutto più connessa con gli altri professionisti in campo, per non dire collaborativa.

“Il cambiamento più importante è che gli oggetti non saranno più isolati, ma dovranno essere in grado di relazionarsi in modo dinamico con i cambiamenti del mondo”, spiega Kowalski visionario della Autodesk. “Si parla molto di Internet of Things, ma è una definizione parziale, a me piace parlare di “Community of Things”: una collezione di oggetti, cose, elementi, edifici, impianti…dove gli elementi sono in grado di dialogare e reagire dinamicamente rispetto al cambiamento”. Un’era della connessione in cui il designer è chiamato a cambiare il punto di vista: “I progettisti dovranno smettere di ‘dire’ al computer ciò che vogliono, sulla base dei dati che vogliono ottenere, e al contrario dire loro ‘ciò che vogliono ottenere’”. Insomma con il BIM si può creare la propria casa secondo i propri gusti e le proprie necessità e apportare modifiche in tempo reale senza dover riprogettare da capo o stravolgere tutto il modello.

Se non sai quanto costerà la tua casa in fase di progettazione oppure se sei un’impresa edile e non sai stimare il costo dell'edificio sulla base del progetto per decidere un investimento immobiliare e la sua sostenibilità, saremo in grado di accompagnarvi in ogni fase progettuale e ricordate che sono i progettisti a fare la differenza.

Crediti: Guida essenziale al BIM, T. Dalla Mora, F.Peron, F. Cappelletti, P. Romagnoni, P. Ruggeri; Architettura Opensource, Carlo Ratti (2014)

Costruire con la paglia? Si può non solo nelle fiabe

dettaglio intonaco in argilla Ieri sono andato a visitare il cantiere dell'arch. Francesco Adami, a Negrar (Vr) in località Jago, dove ha progettato una casa unifamiliare in paglia e ora è alla conclusione della sua avventura costruttiva.

Ho potuto "toccare" con mano gli intonaci in argilla, vedere la stratigrafia del muro realizzato interamente in paglia, reperita nella "bassa" veronese.

L'esperienza mi è servita per capire come si comportano i materiali naturali (calce, argilla, paglia) in vista del mio prossimo progetto di costruzione di una casa in calce e canapa.

Complimenti a Francesco per il suo progetto innovativo e se volete aggiornamenti potete seguire il suo sito al link http://www.caseinpaglia.com/

E per tutti quelli che hanno intenzione di scegliere di abitare in una casa sana e piacevole, possono continuare a curiosare sul blog: www.nicolapreti.it

stratigrafia in paglia

L'inquinamento non è un problema tecnico

tumblr_nd9w9s4SOZ1qees8xo1_1280 "L'inquinamento non è un problema tecnico. La colpa non sta nella scienza e nella tecnologia in quanto tale, ma nel senso dei valori del mondo contemporaneo che ignora i diritti degli altri ed è ignaro della prospettiva più a lungo termine".

Il messaggio integrale di Indira Gandhi alla Conferenza di Stoccolma del 1972 sullo sviluppo umano:

http://lasulawsenvironmental.blogspot.it/2012/07/indira-gandhis-speech-at-stockholm.html

Ringrazio dell'assist il Prof. Longhi che condivido con tutti gli interessati al tema della sostenibilità e di come l'illimitatezza del sapere può contrastare il limite delle risorse.

Per altri aggiornamenti:

www.nicolapreti.com