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DAI LUOGHI AGLI SPAZI: la geografia è morta

Questa dichiarazione è diventata un luogo comune tra i sostenitori del digitale e delle telecomunicazioni. E’ parere diffuso che con l’avvento delle comunicazioni universali ed economiche si stia inaugurando un’era dove la distanza, il luogo, i beni immobili e la geografia diventano irrilevanti. Ciò è vero solo in parte.

Il luogo conta ancora molto e sarà così per molto tempo ancora. In ogni caso, la nuova economia opera in uno “spazio” piuttosto che in un luogo e, col tempo un numero sempre maggiore di transazioni economiche si sposterà in questo nuovo spazio.

La geografia e i beni reali rimarranno comunque reali. Le città cresceranno e il valore di un luogo caratteristico-come per esempio di un’area naturale, o un affascinante villaggio di collina - non farà altro che aumentare.

In conclusione si proclama la morte della distanza e l’arrivo della globalizzazione.

Per approfondire leggete il libro “Nuove regole per un nuovo mondo” di Kevin Kelly.

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