Visioni dirompenti della conoscenza

Agenda operativa BKC (Bassano Knowledge City) di Nicola Preti e Giacomo Tomasini
Questo post prosegue quanto precedentemente scritto in “Affrontare felicemente le innovazioni” http://www.vodblogsite.org/indice-blog/549-affrontare-felicemente-le-innovazioni.html

isobare mappa creativita

"Ricombinare l’educazione della scuola all’interno della città: rigenerare l’ecosistema dell’apprendimento perché il futuro non è un punto fisso, ma va creato."
 
"Una esplosione di innovazioni sta trasformando il modo in cui pensiamo l’apprendimento e di come organizziamo il talento.
Le esperienze di apprendimento hanno disaggregato la scuola così come la conosciamo.
Le relazioni strettamente legate ai flussi di risorse che sono utilizzate per fornire istruzione e fornire lo sviluppo professionale si stanno dissolvendo.
Insegnamento e apprendimento si stanno sganciando dalle istituzioni educative tradizionali e sono ora disponibili attraverso un prezioso e vibrante ecosistema di apprendimento.
Attraverso le industrie e le istituzioni, l'esplosione digitale ha causato una ripartizione dei tradizionali modelli di relazione.
Si stanno creando possibilità inaspettate per coloro che sono disposti a sperimentare con la ricombinazione delle risorse, talento e tecnologia.
Le città che lottano per fare di più con meno, si stanno riorganizzando per trarne sistematicamente vantaggio dai contributi dei cittadini.
L’educazione ricombinante scoprirà diverse forme organizzative e formati di apprendimento che trovano molti modi per integrare il talento, i beni della comunità, e le risorse globali a sostegno di un apprendimento centrato sullo studente.
I nuovi modi di ricombinare quello che sembra disgregato avrà il potenziale per inaugurare un mondo di apprendimento che prevede la personalizzazione di ogni studente per tutta la vita.
Se non ci  impegniamo efficacemente a ricombinazione la formazione continua, rischiamo di creare delle diseguaglianze nel prossimo decennio, minando la capacità dell'ecosistema dell’apprendimento di adattarsi all'impatto delle innovazioni educative."
Rielaborazione da 'Recombination Education' (http://knowledgeworks.org/).
 
Per contestualizzare il tema di ricombinare la scuola e l'educazione all'interno della città siamo partiti dalla mappatura dei luoghi fisici della creatività e dell’apprendimento della città di Bassano del Grappa creando una sorta di “mappa metereologica del sapere”.
La mappa è importante perché permette di visualizzare che cosa accade nelle vicinanze dei luoghi dove si intende intervenire per generare modelli organizzativi di didattica e spazio.
Le “isobare del sapere” identificano dei “bordi”  cioè degli spazi di “frontiera” all’interno dei quali i “nodi del sapere” possono espandersi e generare sviluppo.
 
Un ulteriore assist progettuale l’abbiamo avuto dalla presentazione di  Pete Kercher di Design for All, il quale dice che la società sta invecchiando ovunque e che si deve spendere per lo sviluppo della materia grigia!
È inutile lo sviluppo urbano se non risponde al reale bisogno delle persone: “ Good design enables, bad design disables”.
Le strategie urbane devono elogiare la diversità umana sotto tutti gli aspetti: culturali, religiosi, fisici, ecc. questa è la vera ricchezza di un territorio.
Inoltre la progettazione strategica deve avere uno sguardo teso al futuro e considerare i trend di sviluppo della popolazione nei prossimi decenni.
La strategia progettuale per la scuola del futuro è la coesione: la scuola deve rendere accessibile a tutti i contenuti.
I rapporti attuali di dipendenza degli anziani sono già anacronistici sia in Europa e soprattutto in Italia. Infatti nel 2050 in Italia ogni 4 persone che lavorano 11 persone in pensione dipenderanno da loro.
Una soluzione potrebbe essere quella di abbassare gli attuali rapporti di dipendenza tra i giovani e gli anziani per permettere di vivere una vita (anche lavorativa) più lunga, più flessibile e più soddisfacente.  
 
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Per rispondere alla domanda su quale sarà il futuro dell'apprendimento nella propria organizzazione, comunità o città abbiamo utilizzato i cinque punti tratti da 'Recombination Education' (http://knowledgeworks.org/):
 
democratizzare le startup: strategie di investimento democratizzato e accesso libero alla conoscenza. Le competenze e le reti saranno alla base di una esplosione di innovazioni sociali dirompenti.
 
vivere con i dati: stiamo entrando nell'era dei Big Data e poiché il costo dei dispositivi digitali e delle tecnologie continua a diminuire, migliaia di miliardi di gigabyte di dati verranno generati dalle reti di sensori, dispositivi mobili e dalle interazioni online.
 
produzione de-istituzionalizzata: l’attività produttiva di ogni settore sarà sempre più indipendente dalle istituzioni e i contributi diventeranno più ad-hoc, dinamici e in rete.
 
reti dal valore personalizzabile: i modelli di business aperti faranno leva sulle reti complesse di attività e di relazioni per creare esperienze basate sul consumatore.
 
città condivisa: le next gen cities guideranno l'innovazione sociale, con infrastrutture urbane plasmate da modelli costruiti sul contributo dei legami umani.
  
 Nel prossimo articolo spiegheremo le cinque tematiche distruttive, le opportunità e le sfide che ogni città potrà cogliere basando l’innovazione sul sapere, accogliendo nuovi flussi culturali capaci di rinnovare il sistema produttivo.
 
Ci collegheremo all’ultimo articolo apparso sulla rivista 'Volume' sulla ricombinazione della scarsità delle risorse e l’aumento dei rifiuti e di come l’industria e i creativi possano creare nuovi distretti innovativi.
 
 
Fonti: